Fiori e poesie per “Marco”, l’addio islamico sul sagrato
Un migliaio di persone ieri per l’ultimo saluto al tredicenne morto per un virus Il papà ai compagni: «Siete i miei figli, le mie braccia sempre aperte per voi»
MESTRE. «Voi siete i miei figli e le mie braccia saranno sempre aperte per tutti voi, come la mia casa». Alì Mohhamed, il padre di Marco, il ragazzino bengalese di 13 anni della scuola media Giulio Cesare mancato giovedì scorso a causa di un virus intestinale, giovedì pomeriggio dal sagrato della chiesa della Madonna Pellegrina ha stretto in un grande abbraccio simbolico tutti i compagni di classe di suo figlio, quasi a voler colmare il vuoto della sua perdita...
Pubblicato su La Nuova Venezia