Caccia al movente amici sotto torchio
Gli inquirenti al lavoro per verificare la versione del sedicenne «Volevo fare uno scherzo», ma pesa l’occultamento dell’arma
SELVAZZANO. I parenti dipingono il ritratto di una famiglia perfetta, quindi per capire se quella perfezione era solo esteriore i carabinieri dovranno uscire dalle mura della villetta di Selvazzano. Dovranno sentire loro, gli amici del sedicenne accusato dell’uccisione di suo padre. Gli stessi a cui gli investigatori hanno chiesto documenti e numeri di telefono mentre la Scientifica eseguiva i rilievi sul corpo esanime del cinquantaduenne Enrico Boggian. Dopo l’arresto del giovane che da sabato pomeriggio sta in una cella del...
Pubblicato su La Nuova Venezia