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Morto in cella, l’autopsia conferma il suicidio

I parenti del 19enne impiccatosi a Santa Maria Maggiore hanno nominano un consulente di parte

I genitori del giovane morto suicida nel carcere di Santa Maria Maggiore vogliono chiarezza sulla drammatica fine del ragazzo. Difesi dall’avvocato Angelo Andreatta, hanno nominato un consulente di parte - Giandomenico Burigana - per assisterli in questa fase dell’inchiesta, a cominciare dai risultati dell’autopsia che è stata eseguita ieri pomeriggio dal medico legale Alessandro Cirnelli.

I risultati dell’esame autoptico, però, sembrano sciogliere ogni dubbio. Si tratta di un suicidio. Il dato, reso noto dalla procura, emerge dalle risultanze dell'autopsia eseguita...

Pubblicato su La Nuova Venezia