Como, clochard francese di 78 anni muore carbonizzato vicino a piazza Duomo
Ancora ignote le cause che hanno scatenato il rogo mortale. L’anziano senzatetto viveva nel sottoscala di un bed&breakfast e sono state le inquiline di uno degli appartamenti a dare l’allarme dopo che il fumo aveva invaso la loro abitazione
Nella città in cui c'è chi fa la guerra ai senza tetto e si pensa di costruire cancellate per chiuderli fuori dal portico dell'ex chiesa San Francesco, rifugio dei clochard, si può morire carbonizzati in un sottoscala, trasformato in un rifugio in cui trascorrere la notte.
E' accaduto stamane in piazza Duomo a Como, la città di don Roberto Malgesini, il sacerdote degli ultimi, ucciso con una ventina di coltellate la mattina del 15 settembre in piazza San Rocco, nel momento in cui stava caricando sulla sua utilitaria la colazione che avrebbe poi distribuito alla decina di senza tetto. A Como portare la colazione ai clochard continua ad essere vietato. Lo prevede una delibera comunale. Per una questione di decoro urbano: per i trasgressori è prevista una multa di 100 euro.
Anche don Malgesini era stato multato, assieme ai volontari che lo aiutavano. Il morto carbonizzato, il cui corpo è stato scoperto dai vigili del fuoco, dopo che erano riusciti a domare le fiamme, è un 78enne clochard francese che per quanto si è appreso da tempo aveva trovato rifugio nel sottoscala sul retro del palazzo di fronte la Cattedrale del capoluogo lariano.
Un palazzo che ospita il magazzino della Coin, al pian terreno un ristorante e al secondo piano un b&b e alcuni appartamenti fra cui uno al terzo piano, abitato da una ex professoressa comasca, ipovedente che sola in casa è stata messa in salvo dal vigili del fuoco.
A lanciare l'allarme, stamane alle 8,30, sono state tre giovani turiste polacche, ospitate nel b&b. Le ragazze si sono accorte del fuoco che stava invadendo la loro camera. Una di loro, ancore in pigiama, è scesa in piazza Duomo, richiamando l'attenzione di un poliziotto che viste le fiamme divampare ha chiamato la Questura.
Sul posto sono giunti numerosi vigili del fuoco, i soccorsi del 118 dell'ospedale Sant'Anna, carabinieri, polizia di Stato e polizia locale. I pompieri una volta entrati nel Palazzo hanno trovato il corpo privo di vita del 78enne clochard francese.
Altri vigili del fuoco sono saliti lungo le scale per bussare alle porte di tutti gli appartamenti, per lo più disabitati. Salvo quello occupato dall'anziana ex professoressa disabile, poi aiutata a scendere in piazza Duomo. Sulle cause che hanno provocato l'incendio ancora nessuna certezza.
Solo ipotesi riconducibili alla presenza del senza tetto nei rifugio di fortuna: una sigaretta accesa o un piccolo braciere acceso per riscaldarsi visto che nelle ultime notti ha incominciato a far freddo.
Il magistrato di turno in Procura di Como ha disposto accertamenti affidati ai vigili del fuoco. Ha pure disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso del clochard «che non sarebbe morto avesse avuto la possibilità di trascorrere la notte in un dormitorio che il comune continua a non volere» è stato l'amaro commento di Como Accoglie, l'associazione formate dalle associazioni di volontariato attive in riva al Lario.
Pubblicato su La Nuova Venezia