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Bimbo di 8 anni muore risucchiato dallo scarico delle terme di Cretone. Recuperato il corpo

Dramma tra Palombara Sabina e Passo Corese in provincia di Roma

ROMA. Tragedia alle Terme di Cretone, nel territorio di Palombara Sabina, in provincia di Roma: un bambino di otto anni è morto nel tardo pomeriggio dopo esser stato risucchiato dallo scarico di una delle tre piscine mentre erano in corso dei lavori di pulizia e svuotamento. Le terme sono aperte al pubblico dalle 9.30 alle 18.30 e dalle 21 alle 24 solo il martedì, giovedì e sabato e l'incidente sarebbe avvenuto proprio al momento della chiusura. Alcune delle persone che erano presenti nell'impianto termale hanno visto il bambino cadere nella vasca ed hanno tentato di tirarlo fuori ma hanno rischiato di essere risucchiate anche loro. A recuperare il corpo del bambino sono stati i sommozzatori del nucleo di Roma dei vigili del Fuoco, mentre delle indagini si occupano i carabinieri di Monterotondo che dovranno stabilire come mai la manutenzione era cominciata sebbene ci fossero ancora dei clienti. La Procura di Tivoli dovrà ora attendere la relazione sull'incidente. Il piccolo era con i genitori che sarebbero sotto choc e non ancora in grado di spiegare la dinamica dell'incidente. Le Terme si trovano a circa 30 chilometri a Roma. Hanno tre grandi piscine, alimentate a ricambio continuo, da cui sgorga acqua calcica-solfurea ad una temperatura di 23 gradi circa. L'acqua termale sulfurea è nota fin dall'antichità per le sue proprietà terapeutiche e cosmetiche ma dal 1987 sono riconosciute dal ministero della Sanità. Non è il primo incidente che vede coinvolto un bambino. Il 10 luglio del 2021 il piccolo Edoardo di 8 anni ha rischiato di morire in una delle vasche: a salvarlo fu Michele Maiellari, un pneumologo dell'ospedale di Acquaviva delle Fonti. Il piccolo fu recuperato dai bagnini e il medico lo salvò con un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca sul bordo della piscina. Durante l'estate sono stati molte le vittime di annegamento. A luglio due piccoli sono morti in piscine da giardino. Aveva solo un anno e mezzo Ecaterina, deceduta a Casaltone, frazione del comune di Parma. La bambina era assieme a una sorella nel cortile di casa, quando è finita con la testa sotto l'acqua. Inutili anche i tentativi di rianimare e di portare di corsa in ospedale Francesco, due anni, che la sera del 3 luglio è morto nella piscina montata dalla famiglia nel giardino di casa a Sant'Antonio di Mercadello, nel territorio di Novi di Modena. Forse è caduto in acqua per recuperare un giocattolo: lo ha scoperto il padre, che si era assentato per pochi istanti. A giugno invece n altro bambino di due anni è morto dopo esser caduto nella piscina di casa, a None, in provincia di Torino. E sempre a giugno è morto all'ospedale di Borgo Trento a Verona un bambino tedesco di 3 anni ricoverato d'urgenza dopo essere caduto in una piscina a Lazise. Alla fine di maggio morì annegato in una piscina nella zona di Centocella a Roma, un bambino di tre anni: il piccolo si sarebbe allontanato dalla famiglia con cui stava partecipando ad una festa e avrebbe superato una recinzione per poi raggiungere la piscina.

Pubblicato su La Nuova Venezia