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Tragedia sulle Alpi Giulie, cadono in cordata durante l’addestramento: morti 2 giovani finanzieri

Le vittime avevano 28 e 30 anni. I loro corpi sono stati individuati nella notte scorsa dopo l'allarme per il mancato rientro. Il cordoglio di Giorgetti

UDINE. Grande costernazione in seno al Soccorso alpino e speleologico e alla Guardia di finanza per la perdita di due soccorritori, caduti in parete il 16 agosto mentre salivano in cordata una via importante e di difficoltà sostenute nel cuore delle Alpi Giulie occidentali, sul Monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia.

La notizia è arrivata nel cuore della notte, intorno alle 2.15, con il ritrovamento dei corpi senza vita alla base della parete del Piccolo Mangart di Coritenza, dove da mercoledì mattina Giulio Alberto Pacchione (nato a Reggio Emilia il 4 luglio 1995 e originario della provincia di Teramo) e Lorenzo Paroni (nato a Pordenone il 6 gennaio 1993 e originario di Montereale Valcellina), entrambi finanzieri a Tarvisio, stavano risalendo la via Piussi, una via di sesto grado che percorre il verticale pilastro nord.

I due giovani erano in attività ufficiale di addestramento come finanzieri ed erano attesi in caserma in serata. Si tratta, dunque, a tutti gli effetti di incidente in servizio e in quanto tale è al vaglio della Procura di Udine. L'allarme è scattato tardi in quanto era nota la difficoltà della via, che richiede tempo e impegno ed erano altrettanto note le altissime capacità dei due alpinisti.

Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico: Lorenzo era a tutti gli effetti già un tecnico del Soccorso alpino, mentre Giulio era un aspirante soccorritore e avrebbe dovuto a breve sostenere l'esame di ingresso per entrare nel Corpo.

Chi era Lorenzo Paroni

Paroni era originario di Montereale Valcellina (Pordenone), dove ancora vivono i genitori e una sorella. Da sempre coltivava la passione per le Fiamme gialle e per la montagna: sin da giovane è entrato a far parte del soccorso alpino e tra poco sarebbe diventato Guida alpina al termine dello specifico percorso che aveva brillantemente superato. Era laureato in farmacia, anche se non ha quasi mai praticato la professione - fatto salvo il periodo del tirocinio - essendosi nel frattempo arruolato nella Guardia di finanza.

Chi era Giulio Alberto Pacchione

Giulio era un finanziere teramano, molto amato nella sua Teramo dove la notizia della sua tragica scomparsa si è sparsa subito. Anche fra gli abitanti delle zone montane c’è stata apprensione e dolore perché il giovane era molto conosciuto per la sua attività e per la sua perizia. In particolare ai Prati di Tivo dove Giulio Alberto sciava e spesso praticava l’alpinismo. La sua famiglia viveva nel centro turistico teramano. Il padre di Giulio, Dario, è medico a Sant’Egidio, la madre Adima è una dottoressa specializzata in pediatria. A piangere il 28enne restano anche il fratello Michele e la sorella Sofia.

La Procura apre un’inchiesta

Le dinamiche dell'incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma ad una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, scatenata da cause oggettive e ambientali, con un probabile crollo o distacco dall'alto che ha trascinato entrambi giù. Ad ogni modo, la Procura di Udine ha aperto una inchiesta sulla morte di Giulio Alberto Pacchione e Lorenzo

Paroni. Impossibile al momento valutare l'ora dell'incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito.

I colleghi in caserma hanno iniziato a preoccuparsi e intorno a mezzanotte si sono portati a Fusine Laghi e poi nei pressi del Rifugio Zacchi, dove era stato parcheggiato il loro mezzo. Una volta giunti a piedi alla base della parete c'è stata la triste scoperta, che lascia presupporre una caduta di diverse decine di metri.

Il recupero dei corpi dei due giovani, ancora legati in cordata, è avvenuto giovedì mattina, intorno alle 8.30, con l'elicottero della Protezione civile e le salme si trovano all'obitorio di Tarvisio presso il cimitero Plezzut, dove sono attesi i parenti.

Due professionisti molto preparati

La preparazione di entrambi gli alpinisti era di altissimo livello: entrambi conoscevano le pareti rocciose del Mangart, dove avevano tra l'altro entrambi già salito il temibile e famoso Diedro Cozzolino, una delle vie più difficili delle Alpi. Giulio era anche maestro di sci a Tarvisio, a Lorenzo mancava solamente un esame per diventare Guida Alpina.

«Erano - così Luca Onofrio, capostazione della stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino - due bravissimi alpinisti. Tutto ciò che si può dire di buono su di loro anche come persone va detto. Aggiungo che per me erano come due figli».

«Tutte le donne e tutti gli uomini del Soccorso alpino e speleologico abbracciano le famiglie e gli amici di Lorenzo e Giulio in questo giorno di dolore», ha aggiunto Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Corpo nazionale.

«Siamo vicini alla stazione di Cave del Predil e agli amici e colleghi soccorritori della Guardia di finanza colpiti anche loro da questo grave lutto. Continueremo la nostra opera di soccorso e aiuto al prossimo anche in ricordo del loro prezioso contributo in questi anni di attività nel Soccorso alpino».

Le reazioni

«La tragica scomparsa dei finanzieri Lorenzo Paroni e Alberto Picchione sul monte Mangart lascia sgomenta l'intera comunità della nostra regione. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e a tutto il Comando generale della Guardia di finanza di Tarvisio in queste ore di profondo dolore».

È il cordoglio espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dall'assessore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi per la morte dei finanzieri soccorritori in servizio a Tarvisio.

«Due professionisti esemplari, che svolgevano il loro prezioso servizio per la collettività con impegno encomiabile», hanno aggiunto Fedriga e Riccardi.

La scomparsa dei due alpinisti finanzieri ha spinto il sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette, ad annullare lo spettacolo "Homo Modernus” di e con Leonardo Manera, comico molto noto e volto di Zelig, in programma giovedì sera in piazza Unità.

Zanette ha anche annunciato che sarà istituito il lutto cittadino in occasione dei funerali dei due finanzieri precipitati dalla parete del Piccolo Mangart.

«A nome personale e dell'intera giunta regionale porgo le condoglianze alla famiglia di Giulio Alberto Pacchione, il giovane teramano, finanziere del Soccorso alpino delle Fiamme Gialle, che ha perso la vita insieme a un collega durante un'arrampicata mentre svolgeva attività di addestramento, e sono vicino all'intero Corpo della Guardia di Finanza che quotidianamente svolge attività anche pericolose per la tutela della nostra sicurezza». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, esprime «cordoglio e vicinanza alle famiglie e al corpo della Gdf per la morte dei giovani finanzieri Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchioni, in forza alla Stazione Sagf di Tarvisio, in provincia di Udine, deceduti durante un addestramento sul pilastro del Piccolo Mangart'». Lo scrive in una nota il Mef. «Sono molto addolorato per queste giovani vite spezzate mentre svolgevano il loro lavoro - dice Giorgetti - con dedizione, scrupolo e professionalità».

Pubblicato su La Nuova Venezia