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«L’ho spinto istintivamente per proteggere la mia amica»

Gianni Tenderini si è difeso così dall’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte di un turista tedesco. Il giudice conferma gli arresti domiciliari

Cavallino

«Non volevo far del male, quella spinta è stato un gesto istintivo per proteggere la mia amica, quando ho visto che lui le si stava avvicinando. Volevo solo allontanarlo da lei».

Si è difeso così, ieri, durante l’interrogatorio di garanzia, Gianni Tenderini: il 57enne è agli arresti domiciliari nella sua casa a Cavallino-Treporti con l’accusa di omicidio preterintenzionale, per la spinta che ha fatto cadere e sbattere la testa a terra il 72enne turista tedesco Waldemar Parschakov, morto martedì...

Pubblicato su La Nuova Venezia