- Home
- > Chiese e Luoghi di culto
- > Cattedrale di Santo Stefano Protomartire
Chiese in Provincia di Venezia - città di Concordia Sagittaria: Cattedrale di Santo Stefano Protomartire
Cattedrale di Santo Stefano Protomartire
Dettagli
L’attuale Cattedrale risale alla metà del X secolo ma soltanto nel 1466 dopo diversi rimaneggiamenti e modifiche ha assunto l’aspetto odierno con la struttura a tre navate. La facciata tripartita si presenta con un paramento murario con mattoni a vista ed è coronata da un motivo centrale curvilineo: al centro il portale è sormontato dalla statua di Santo Stefano, posta sopra un cuneo di pietra recante l’iscrizione "Stefanus vidit caelos apertos", al di sopra della quale si apre un rosone circolare; mentre ai lati della porta d’ingresso, in corrispondenza delle due navate laterali, vi è una monofora a tutto sesto. La chiesa presenta una struttura basilicale con pianta a croce latina le cui tre navate sono separate da due fila di archi a sesto acuto, o ogivali, poggianti su pilastri quadrangolari con semicolonne; è dotata di transetto e di un abside poligonale. I lavori di rifacimento e ampliamento hanno portato sul finire del XII secolo alla costruzione delle navate laterali, verso la fine dell’800 all’innalzamento del presbiterio con l’aggiunta dell’abside ricostruita in stile neogotico e con annesso abbattimento della cupola che li sovrastava, all’ampliamento della Cappella dei Martiri e alla demolizione della sacrestia a sud sostituita con quella a nord. Gli ultimi interventi, che risalgono ai primi anni del ‘900, portarono all’allungamento dell’edificio di una campata e alla fedele ricostruzione della precedente facciata rinascimentale. La copertura è a capriate lignee nelle navate; nella zona absidale è a volta a crociera con costoloni. La cappella dei SS. Martiri è in stile gotico con quattro aperture ogivali e volta a botte; questo sistema di copertura è presente nelle prime campate delle navate laterali. La cappella dei SS. Martiri venne ampliata agli inizi del Novecento per volere dell’allora parroco Celso Costantini.
Impianto strutturale
struttura basilicale con pianta a croce latina caratterizzata da tre navate, transetto e abside poligonale.
Coperture
la copertura è a capriate lignee nelle navate; nella zona absidale è a volta a crociera con costoloni. La cappella dei SS. Martiri è a volta a botte.
Pianta
struttura basilicale con pianta a croce latina
Struttura
tre navate separate da due file di archi a sesto acuto, o ogivali, poggianti su pilastri quadrangolari con semicolonne. Transetto e di un abside poligonale
Elementi decorativi
la facciata tripartita si presenta con un paramento murario con mattoni a vista ed è coronata da un motivo centrale curvilineo: al centro il portale è sormontato dalla statua di Santo Stefano, posta sopra un cuneo di pietra recante l’iscrizione Stefanus vidit caelos apertos, al di sopra della quale si apre un rosone circolare; mentre ai lati della porta d’ingresso, in corrispondenza delle due navate laterali, vi è una monofora a tutto sesto
Preesistenze
la Trichora Martyrium è l’edificio più antico, fatto risalire alla metà del IV secolo ed edificato, si pensa, per contenere i sacri resti dei primi martiri concordiesi delle persecuzioni di Diocleziano come testimonia il sepulcretum a forma di croce al suo interno; presenta tre absidi internamente semicircolari, alquanto profonde, e in origine tutte semipoligonali all’esterno. Successivamente la trichora venne allungata con la costruzione di un’aula a tre navate con un atrio porticato antistante. Posteriori o coevi alla trichora sono i recinti sepolcrali, nove per ciascuna area che a sinistra mantengono la stessa profondità mentre a destra si dispongono “a trifoglio” accogliendo sarcofagi. L’istituzione dell’episcopato portò alla costruzione della prima Cattedrale, nota come Basilica Apostolorum, sul finire del IV secolo d.C.: la pianta rettangolare con il portico dotato di nartece più lungo della fronte della basilica, il mosaico pavimentale e la zona presbiteriale con fossa per le reliquie sono gli aspetti più significativi. Consacrata da San Cromazio, vescovo di Aquileia, circa nel 389 d. C. venne d
IV - IV (istituzione dell'Episcopato nucleo antico)
costruzione della prima basilica, detta Basilica Apostolorum.
452 - 452 (invasione unna nucleo antico)
distruzione dell'edificio
589 - 589 (incendio nucleo antico)
distruzione dell'edificio
XIX - XIX (demolizione cupola abside)
rifacimento dell'abside e della sua copertura, innalzamento del presbiterio.
XX - XX (committenza/completamento intero edificio)
ampliamento della Cappella dei SS. Martiri; demolizione della sacrestia, sostituita con quella a nord; ampliamento dell'edificio di una campata e rifacimento della facciata in stile rinascimentale.
XXI - XXI (restauro intero edificio)
rifacimento del tetto e del manto di copertura