Chiese in Provincia di Venezia - città di Chioggia: Episcopio

Episcopio
Palazzo Vescovile

VENEZIA / CHIOGGIA
rione duomo 1006 - Chioggia (VE)
Culto: Cattolico
Diocesi: Chioggia
Tipologia: palazzo
Il Palazzo risale al XII secolo: è sede vescovile e residenza del vescovo di Chioggia. Esso contiene ambienti ed arredi di grande prestigio e valore artistico; è anche sede degli uffici della Curia Diocesana. Al suo interno è presente una grande Sala d'Onore, una cappella privata a servizio del Vescovo, la "Sala del Trono" con il soffitto decorato e alcune stanze riservate alla residenza del vescovo. L'edificio si trova in ottimo stato, poiché è stato sottoposto a recenti interventi di... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Il Palazzo risale al XII secolo: è sede vescovile e residenza del vescovo di Chioggia. Esso contiene ambienti ed arredi di grande prestigio e valore artistico; è anche sede degli uffici della Curia Diocesana. Al suo interno è presente una grande Sala d'Onore, una cappella privata a servizio del Vescovo, la "Sala del Trono" con il soffitto decorato e alcune stanze riservate alla residenza del vescovo. L'edificio si trova in ottimo stato, poiché è stato sottoposto a recenti interventi di restauro.

Facciata

Il fronte principale dell'episcopio si affaccia lungo il canale del 'Perotolo' ma anche sulla frontestante piazzetta denominata 'Refugium peccatorum'. L'edificio dispone nella facciata principale di un piccolo cortile privato dal quale parte uno scalone con doppio accesso e termina con un fronte triangolare che riporta lo stemma diocesano. La muratura è rivestita da intonaco in cocciopesto con affisse alcune lapidi in marmo.A sud è presente anche un¿ala dell'edificio con gli uffici della curia vescovile.

Pianta

L'episcopio ha una complessa disposizione planimetrica, ma principalmente si sviluppa attorno a diverse corti interne; di cui una di dimensioni maggiori comunica anche con il Duomo, mentre altre più piccole comunicano con il museo diocesano. Gli ambienti d'uso del complesso sono prevalentemente uffici, archivi diocesani, sale d'accoglienza ma anche alloggio per il Vescovo.

Struttura

La muratura è in mattoni pieni a spessore costante per tutta l'altezza. I locali sono intonacati internamente di bianco, mentre la stanza di rappresentanza, la "Sala del Trono" di grande valore artistico, la muratura è rivestita con tappezzeria. Il "Salone d'Onore" è illuminato dal portone d'ingresso e da finestrature poste ad est, ma anche dalla trifora a sud. I locali del piano terra sono controsoffittati, mentre i locali del primo piano sono realizzati con travi lignee a vista. Alcune stanze come quella '"del Trono" presentano un controsoffitto a cantinelle (arelle) e con decorazioni.

Coperture

Il corpo centrale e le ali laterali dell'Episcopio sono coperte da due falde inclinate rivestite in coppi di laterizio, con frontone sopra l'ingresso est.

Pavimenti e pavimentazioni

Il pavimento è realizzato in terrazzo alla veneziana, con semina superficiale in scaglie di marmi policromi, purtroppo il salone centrale presenta anche numerosi rattoppi ed avvallamenti dell'antico terrazzo.

Elementi decorativi

Il "Salone d'Onore" è arredato da mobili dell'800 e da quadri che rappresentano una minoranza degli 80 vescovi della Diocesi di Chioggia che si sono alternati nei 900 anni di storia della diocesi clodiense (1110-2010). Le sale sono impreziosite da magnifici lampadari in vetro di Murano.

XII sec. - 1203 (proprietà intorno)

Il Palazzo risale al XII secolo. Il primo documento nel quale è menzionao l'Episcopio è un atto di permuta, datato 1202-1203, tra il vescovo Domenico e il Comune per ottenere un terreno adiacente all'Episcopio.

1464 - 1479 (rifacimento intero bene)

Il vescovo N. Inversi nel 1464 rinnovò completamente il Palazzo per risiedervi stabilmente. Fabbricò tre camere superiori del vescovado, le arricchì nel 1469 di focolari e rinnovò la mobilia. Negli ultimi anni del suo mandato (1463-1479) diede maggior decoro anche al portico interno e all'ingresso del Palazzo dalla riva. A perenne ricordo degli abbellimenti da lui promossi fece scolpire un'iscrizione sull'architrave della porta d'ingresso.

1490 - 1494 (restauro facciata)

Nell'ultimo decennio del '400 venne restaurato il muro di recinzione e la facciata meridionale.

1600 - 1698 (ampliamento intero bene)

Nel primo '600 il Palazzo venne prolungato nella parte di ponente; verso la fine del secolo fu collegato alla sacrestia della Cattedrale, con una scala marmorea, per facilitare l'accesso diretto del vescovo alla chiesa.

1716 - 1733 (completamento sala interna e facciata)

Nel 1716 fu sistemato il "Salone d'onore" (che assunse l'aspetto attuale) e si cominciò a valorizzare la facciata orientale dell'Episcopio che venne coronata, dal vescovo G. B. Benzoni nel 1733, con timpano triangolare.

1781 - 1782 (completamento sala interna)

Nel 1781 il vescovo B. M. Civran fece affrescare il soffitto della Sala del Trono in vista della sosta nella città di Chioggia del papa Pio VI in viaggio verso Vienna.

1807 - 1818 (restauro intero bene)

Durante il mandato episcopale del vescovo G. M. Peruzzi (1807-1818) il Palazzo fu interessato un completo restauro conservativo.

1867 - 1879 (restauro intero bene)

Negli anni 1867-1879 l'intero complesso dell'Episcopio fu restaurato radicalmente in ogni sua parte. (In questi dodici anni i vescovi risedettero in Seminario).

1900 - 1978 (restauro piano terra)

Nel Novecento non ci furono trasformazioni strutturali. L'unico restauro, avvenuto nel biennio 1977-1978, interessò solo la Sala Piasentini (al piano terra) e alcuni locali circostanti il cortile del pozzo.

1996 - 1997 (restauro piano terra)

Il vescovo A. Magarotto nel 1996-1997 fece risanare 5 sale del piano terra dell'ala di ponente, che sarebbero servite da collegamento con il nascente Museo Diocesano.

2008 - 2009 (restauro intero bene)

Nel biennio 2008-2009 il Palazzo venne restaurato e abbellito per l'ingresso del nuovo vescovo A. Tessarollo.

Mappa

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