«Zordan, la sua immaginazione ha plasmato l’intera città»
«L’opera di Guido è stata solidale con il tempo presente, un tempo che è sempre stato capace di interpretare. Per lui ogni cosa aveva un posto: il suo pensiero e la sua penna hanno saputo dare spazio al tempo dell’uomo. Sotto la sua immaginazione, lo spazio acquistava bellezza in senso pieno».
Don Gianni Antoniazzi ha voluto usare queste parole, ieri mattina, per dare l’ultimo saluto a Guido Zordan. L’architetto che aveva ridisegnato Mestre, progettando la nuova piazza Ferretto e piazza...
Pubblicato su La Nuova Venezia