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La criminologa Bruzzone: «Sissy non si è uccisa»

Il giallo. «Troppe anomalie: per il suicida il luogo è un messaggio. L’ascensore non lo è»

VENEZIA. «In base alla mia esperienza ventennale – e di casi ne ho visti molti – non ritengo che Sissy si sia uccisa: la sua vita è stata scandagliata e il quadro psicologico di questa ragazza era lontano anche solo dalla considerazione di un gesto simile». Ne è convinta la criminologa investigativa e psicologa forense Roberta Bruzzone, che segue da vicino il caso dell’agente penitenziaria Sissy Trovato Mazza. . «Sotto il profilo giudiziario» spiega Bruzzone,«siamo all’inizio di un’inchiesta neonata,...

Pubblicato su La Nuova Venezia