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Sissy, un suicidio dai tanti misteri e la famiglia che vuole la verità

Il caso di Sissy Trovato Mazza, l’agente di polizia penitenziaria morta dopo due anni di coma. Nel novembre 2016 era stata trovata in un lago di sangue all’Ospedale civile

VENEZIA.  C’era la bandiera tricolore perché Sissy era una servitrice dello Stato. C’era la maglia gialla da portiere di calcetto, quella vestita con la Pro Reggina quando nel 2012 aveva vinto il campionato di Serie A. C’erano il cappello della divisa da agente di polizia penitenziaria e il picchetto dei colleghi. C’era una maglietta con il ritornello di “Sei nell’anima” della Nannini, che la 29enne cantava a squarciagola. Il mondo di Sissy era tutto racchiuso attorno a quella bara.

L’ultimo...

Pubblicato su La Nuova Venezia