Il grande incubo della città fragile accelerato dai cambiamenti climatici
Molte cose sono cambiate dal ’66: Murazzi rinforzati e sirene di allerta, ma le acque alte sono sempre più frequenti
VENEZIA. Nel cuore della notte, quando finalmente l’acqua si ritira e se ne va - lentamente - in mare, se ne va di colpo anche il Grande incubo. Troppe sono le analogie con l’alluvione del 4 Novembre 1966, e con l’Aqua granda che sommerse tutto, arrivando allora al massimo storico. 194 centimetri sul medio mare.
Pomeriggio sera di lunedì, Venezia è stata ferita da due acque alte eccezionali. 156 centimetri e 148 in meno di sei ore. Un ciclo saltato,...
Pubblicato su La Nuova Venezia