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«Risarcimenti troppo bassi» la Corte fa lievitare i danni

In secondo grado i familiari di uno scaricatore di Porto ottengono 110 mila euro in più «Liquidazioni non in linea con quelle di altri casi simili»

L’operaio, dopo una vita al Porto di Marghera con mansioni di scaricatore, era morto nel 2010 a 64 anni. Colpa, aveva accertato la giudice civile Silvia Bianchi nella sentenza del 2015, delle fibre di amianto inalate dall’uomo che gli avevano provocato un mesotelioma pleurico, portandolo al decesso nel 2010. Riconoscendo dunque il nesso di causalità tra l’esposizione all’amianto (l’operaio aveva lavorato al Porto dal 1970 al 1996 alle dipendenze della Compagnia Lavoratori Portuali) e la malattia, la giudice aveva...

Pubblicato su La Nuova Venezia