Morto d’amianto, Comune e Actv pagano 150 mila euro alla famiglia
Vedova e figlia di un operaio avevano chiesto un risarcimento doppio al giudice del lavoro Ora l’intesa: «In casi analoghi Amministrazione condannata»
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Dopo aver lavorato una vita nei cantieri dell’allora Acnil, poi Actv - in anni in cui l’esposizione all’amianto, utilizzato nella coibentazione dei mezzi, era cosa di tutti i giorni - un signore veneziano è morto per mesotelioma, il cancro provocato proprio dall’inalazione delle fibre cancerogene, ora messe al bando.
La vedova e la figlia hanno così presentato ricorso al giudice del lavoro, per chiedere di condannare il Comune di Venezia e Actv a pagare un risarcimento di 299 mila...
Pubblicato su La Nuova Venezia