«Pensavamo di aver colpito una bricola»
Nei verbali le dichiarazioni dei quattro ragazzi, fra cui quella sui ritardi del Suem: «Mi hanno detto di trainare la barca a Punta Sabbioni»
Nel buio della notte in laguna, viaggiando verso Punta Sabbioni, credevano di aver impattato su una bricola. Era invece il “cofano” di Renzo Rossi e Natalino Gavagnin, rimasti uccisi. Lo hanno raccontato le ragazze che viaggiavano sul lancino che ha travolto l’imbarcazione dei pescatori agli uomini della Capitaneria nella notte di sabato, una manciata di ore dopo la tragedia nelle acque del Lido. «All’altezza del curvone di San Nicolò impattavamo una bricola, dal forte urto la barca si inclinava...
Pubblicato su La Nuova Venezia