«Non voleva uccidere Anastasia non c’è stata premeditazione»
Gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi pronti a impugnare il dispositivo della sentenza davanti alla Corte d’Assise d’Appello
«È una battaglia che continuerà». Gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi, difensori di Stefano Perale, guardano avanti nonostante la sentenza di condanna all’ergastolo in abbreviato sia un macigno. Entro il 20 ottobre la gup Roberta Marchiori depositerà le motivazioni della sentenza, dopodiché sarà possibile impugnare il dispositivo davanti alla Corte d’Assise d’Appello. «Nella nostra arringa avevamo chiesto un giusto processo per tutte le parti», spiegano, «Poteva esserci una lettura diversa dei fatti. Le sentenze vanno rispettate e così faremo»....
Pubblicato su La Nuova Venezia