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La donna spiata dai fascisti che diventò prof di lingue

La biografia della prima studentessa afro-italiana dell’Università Ca’ Foscari Dall’Eritrea a Spinea, poi il trasferimento a Verona. E il grande amore per il padre

Gli occhi vivaci, lo sguardo fiero e i capelli scuri: la riga laterale come acconciatura. C’è una foto che interroga i visitatori della mostra che Ca’ Foscari ha dedicato al buio delle leggi razziali del regime di Mussolini. La foto è quella di Olga Manente, la prima afro-italiana iscritta all’Università veneziana, che a quei tempi si chiamava Istituto superiore di economia e commercio. Proprio perché meticcia - hanno ricostruito i ricercatori di Ca’ Foscari - Olga finì per essere “attenzionata”...

Pubblicato su La Nuova Venezia