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«Con l’amianto giocavamo a palle di neve»

Pierluigi Casadoro ricorda i tre fratelli morti di malattia con cui lavorava al porto. L’Ente condannato a pagare gli eredi di Giampaolo

«E pensare che con l’amianto ci divertivamo. Con la polvere facevamo le palle, come con la neve. Capitava che durante il lavoro ti arrivasse per scherzo una palla di amianto addosso da un collega. E noi eravamo in pantaloncini e maglietta». Pierluigi Casadoro, 64 anni, per trenta ha lavorato come scaricatore alla Compagnia Lavoratori Portuali. È l’unico sopravvissuto di una famiglia originaria di Cannaregio che è stata distrutta dall’amianto.

Il primo fratello a morire è stato Antonio, che viveva a...

Pubblicato su La Nuova Venezia