«Non ha detto tutta la verità»
Per il magistrato la tabaccaia è credibile, ma ha ricoperto un ruolo secondario
PADOVA. «Manuela Cacco ha raccontato la verità, ma non tutta la verità», secondo il giudice che le ha riconosciuto «un ruolo secondario nella fase esecutiva del delitto... nemmeno presente all’omicidio e all’attività di soppressione del cadavere... Ha ammesso subito la messinscena».
E poi che motivo avrebbe avuto di inventarsi la storia dell’omicidio – fa capire il giudice – visto che Freddy si era assunto ogni responsabilità (“Isabella è morta durante un gioco erotico»)?
In un colloquio con la madre intercettato...
Pubblicato su La Nuova Venezia