Manca il cadavere, decisivo per la sentenza
Nella decisione del giudice ha pesato il fatto che il corpo della segretaria non è mai stato ritrovato
PADOVA. Non un calcolo basato su regole matematiche ma dipendente dalla legge. È il punto da cui bisogna partire per comprendere perché ai fratelli Freddy e Debora Sorgato, assassini di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa la notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016, sia stata inflitta una pena di 30 anni e non l’ergastolo, come richiesto dal pm Giorgio Falcone. Il giudice, Tecla Cesaro, che ieri ha chiuso il primo grado del processo, avrà 90...
Pubblicato su La Nuova Venezia