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Sui pescherecci non sono previsti defibrillatori

Il caso del pescatore morto d’infarto sulla barca riapre il tema delle emergenze in mare

CHIOGGIA. La tragica fine di Giorgio Bullo, pescatore sessantenne colpito da un infarto mentre era in mare per una battuta di pesca, riapre il difficile capitolo dei soccorsi in mare. Un discorso generale, ovviamente, neppure trasferibile al caso specifico, dal momento che il male ha colpito Giorgio Bullo mentre dormiva, nei tempi morti tra una calata e l'altra delle reti, impedendo, a lui, di chiedere soccorso e, al resto dell'equipaggio, di accorgersi di quanto stava accadendo. Ma se un evento...

Pubblicato su La Nuova Venezia