Valeria colpita e morta dissanguata tra le braccia del fidanzato
Gli accertamenti dell’esame autoptico eseguito all’Angelo e il racconto di Andrea Ravagnani, che si è finto morto, interrogato dai carabinieri: «Un tempo infinito»
VENEZIA. Colpita da un unico proiettile di kalashnikov che le ha devastato parte del bel volto e l’ha fatta morire per dissanguamento. Un colpo che non è stato subito letale: la vita le è volata via lentamente mentre veniva stretta fra le braccia del fidanzato Andrea Ravagnani che, fingendosi morto, tentava di salvare, oltre a se stesso, la sua ragazza. Ecco come è spirata Valeria Solesin nella strage del teatro Bataclan, secondo la ricostruzione emersa durante il lungo esame autoptico...
Pubblicato su La Nuova Venezia