Detenuto si accascia e muore nel carcere di Bologna
Terzo decesso in Emilia-Romagna in pochi giorni
BOLOGNA, 02 GEN - Un detenuto di 40 anni di origine pakistana è morto nel carcere bolognese della Dozza. Gli accertamenti sulle cause del decesso sono in corso e al momento non è ancora possibile chiarire se si tratti di morte naturale, legata all'assunzione di farmaci o droghe, oppure altro. A quanto si apprende il detenuto, che si trovava nella sezione giudiziaria del carcere, stava camminando in corridoio in direzione del cancello che delimita la sezione quando all'improvviso si è accasciato a terra ed è morto. Si tratta del terzo detenuto deceduto in un carcere dell'Emilia-Romagna nel giro di pochi giorni. Ieri, infatti, un uomo di origine straniera è morto nel carcere di Modena per inalazione di gas (da stabilire se si sia trattato di un suicidio o di una pratica per stordirsi), mentre il 30 dicembre, nel carcere di Piacenza, ha perso la vita un tunisino di 27 anni e terminati gli accertamenti il caso è stato classificato come suicidio. Infine un tentativo di suicidio si è verificato una ventina di giorni fa nel carcere di Modena e il detenuto si trova ora in coma. "Non ci sono più parole, siamo di fronte ad una vera crisi, sia che si tratti di suicidi o di morti per altre ragioni non cambia niente", ha detto il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri. (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia