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Morti in battuta di caccia, primo colpo partito dal più giovane

Cagliari, i risultati dell'autopsia confermano la prima ipotesi

CAGLIARI, 20 DIC - L'autopsia ha confermato la prima ipotesi: il colpo di fucile è partito per errore a Matthias Steri, 27 anni, che ha centrato alla testa l'amico fraterno, il 28enne Giacomo Desogus, uccidendolo. Steri poi, in preda alla disperazione, si è tolto la vita con lo stesso fucile. E' quanto emerso dall'autopsia condotta dal medico legale Roberto Demontis, incaricato dal pm Andrea Massida, sui corpi dei due giovani morti tragicamente domenica pomeriggio durante una battuta di caccia nelle campagne di Quartu Sant'Elena. Secondo gli accertamenti dell'anatomopatologo, durati circa cinque ore, le ferite riscontrate sulla testa di Desogus confermano la prima ipotesi formulata anche dai carabinieri: è stato ucciso dal colpo partito per errore all'amico che lo ha centrato alla nuca. La vittima era il proprietario del fucile, ed era l'unico in possesso del porto d'armi. Cosa sia avvenuto e come a Steri sia partito accidentalmente il colpo mortale non è ancora chiaro, l'ipotesi più avvalorata è quella della tragica fatalità, un incidente mentre il fucile veniva passato di mano. (ANSA).

Pubblicato su La Nuova Venezia