Omicidio in piazza a Voghera, Adriatici "non ricordo nulla"
Al processo a Pavia l'ex assessore imputato, mi dispiace
PAVIA, 18 SET - "Dopo essere stato colpito da Youns con un pugno non ricordo nulla. Ho un vuoto. Ho avuto paura e ho agito d'istinto". Lo ha dichiarato oggi Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla Sicurezza di Voghera (Pavia), nel processo in cui è imputato per eccesso colposo di legittima difesa per la morte di Youns El Bossettaoui, ucciso da un colpo sparato dalla sua pistola la sera del 20 luglio 2021 in piazza Meardi nel centro della città oltrepadana. La vittima, un 39enne di origini marocchine alle prese con problemi psicologici che viveva per strada, morì per l'emorragia provocata dal proiettile. L'udienza odierna è stata dedicata alla deposizione di Adriatici, che ha risposto alle domande del pubblico ministero Roberto Valli, del giudice Valentina Nevoso e degli avvocati. Poi Adriatici, a conclusione della sua deposizione, l'ex assessore ha rilasciato una dichiarazione spontanea: "Mi dispiace molto per l'epilogo che questa aggressione ha prodotto. Non ha mai pensato di avere il diritto di togliere la vita a una persona: è un pensiero che mi attanaglia da tre anni. Sono consapevole del grande dolore provato dai familiari della persona morta". L'ex assessore ha fornito la sua versione di quanto accaduto la sera del 20 luglio 2021, dicendo di aver visto El Bossettaoui rovesciare i tavoli esterni di un ristorante. Il confronto tra i due è avvenuto in piazza Meardi. "È sempre stato lui a camminare verso di me, mai io verso di lui". L'imputato ha spiegato di aver visto il 39enne avvicinarsi, di avergli mostrato la pistola, di aver avuto paura e poi di essere stato colpito. A quel punto, dalla sua pistola è partito il colpo risultato fatale a Youns. (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia