Il diploma a Padova, il lavoro per Prada a Parigi: chi era Chiara, morta a Napoli colpita da una statuetta
Era stata colpita alla testa da una statuetta caduta dal terzo piano: in casa c’erano dei ragazzini. Tutte le ipotesi sono ora al vaglio, tra cui anche quella che l’oggetto sia stato lanciato da qualcuno
Le speranze sono sempre state al lumicino, i medici l’avevano detto fin dal primo momento. Chiara Jaconis, 30 anni, padovana residente a Parigi, colpita in testa da una statuina mentre era in vacanza a Napoli, è morta ieri all’ospedale del Mare alle 10.45, lo stesso orario della sua nascita.
I supporti vitali sono stati rimossi alle 16.30, nemmeno 48 ore di degenza.
La giovane era stata ricoverata dopo aver ricevuto le prime cure all’ospedale Vecchio Pellegrini. La Procura partenopea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Individuato dalla polizia il davanzale da dove è caduta la statuetta di onice che l’ha colpita al capo, causandole le ferite mortali.
Tutte le ipotesi sono ora al vaglio, tra cui anche quella che l’oggetto sia stato lanciato da qualcuno, magari per errore.
Un incidente a dir poco sfortunato, sarebbe bastato un centimetro di distanza per scongiurare la tragedia. Domenica alle 16 Chiara si trovava in via Sant’Anna di Palazzo, Quartieri Spagnoli, per un ultimo giro prima del ritorno a casa previsto nella serata di domenica con un volo in partenza dall’aeroporto di Capodichino per Parigi. Improvvisamente la giovane si è accasciata, colpita alla testa da un pezzo di statuetta. Troppo gravi, purtroppo, le lesioni.
La carriera di Chiara Jaconis
Chiara era una persona dolce e solare, molto determinata. Si era diplomata al liceo scientifico Fermi di Padova nel 2013. Quindi aveva studiato all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Economia e management, laureandosi nel 2016 con una tesi su “L’analisi di bilancio per indici nel settore moda del Veneto. Due casi a confronto: Benetton Group e Diesel Spa”. Poi specializzazioni e master a Torino, Londra e Parigi sull’economia della moda. Un curriculum prestigioso il suo, nonostante la giovane età.
Aveva lavorato tre mesi ad Eurodisney a Parigi, successivamente ha avuto importanti incarichi per Moncler, L’Oréal, Givenchy e la maison Christian Louboutin. Da due anni era merchandiser per Prada Parigi, un sogno realizzato. E ieri, tra le molte chiamate di solidarietà e condoglianze, è arrivata ai familiari anche quella del direttore di Prada-Francia. Un amore sbocciato a Parigi
Un anno e mezzo fa, proprio nella capitale francese, Chiara aveva incontrato Livio Rousseau, un bolognese che lavora per Amazon Parigi, nel settore marketing e tra i due era sbocciato l’amore; ora vivevano insieme. «Il viaggio a Napoli era il regalo per i suoi trent’anni», ha raccontato, distrutto, il compagno. Nel suo profilo professionale su Linkedin Chiara si definiva «appassionata, affidabile, grande lavoratrice» e amante della cultura francese.
Oltre al padre lascia nel dolore la mamma e la sorella Roberta, di un anno più giovane. E tutta la comunità padovana. Le indagini della Procura
La Polizia, coordinata dalla Procura di Napoli, sta ora lavorando per far luce sull’accaduto. Ieri è stata individuata l’abitazione dalla quale è volata la statuetta che ha provocato la morte di Chiara: si trova al terzo piano del palazzo. Stando ai primi riscontri, l’oggetto potrebbe non essere caduto accidentalmente, ma essere stato lanciato, forse per errore, dalla finestra.
È l’ipotesi su cui stanno lavorando gli agenti della Polizia. La statuina è un oggetto di arredamento ritraente una antica divinità pagana. Il manufatto, del peso di circa due chili, è caduto da un’altezza di oltre dieci metri e, prima di finire a terra, si è infranto sul balcone sottostante, al secondo piano, rompendosi. Uno dei pezzi ha centrato la testa di Chiara.
Il manufatto, del peso di circa due chili, è caduto da un’altezza di oltre dieci metri e, prima di finire a terra, si è infranto sul balcone sottostante, al secondo piano, rompendosi. Uno dei pezzi ha centrato la testa di Chiara. Nell’abitazione dove si trovava la statuina erano presenti, al momento dell’accaduto, diverse persone, tra le quali alcuni minori.
Ieri gli agenti sono tornati nell’abitazione per interrogare ancora una volta i residenti. Nelle fasi iniziali non sarebbe emersa la verità dei fatti che con il passare delle ore starebbe venendo a galla. Lo stesso sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha chiesto collaborazione ai suoi concittadini: «Faremo di tutto per scoprire la verità», ha assicurato.
Acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza - anche di un vicino B&B - per fare chiarezza su quanto accaduto e verificare se qualcuno possa aver portato via pezzi dell’oggetto dopo la caduta. La Procura intanto ha disposto l’autopsia sul corpo di Chiara.
Pubblicato su La Nuova Venezia