Applausi per Palmiro Fongher alla benedizione dei gondolini della Regata Storica
La scomparsa del re del remo al centro della cerimonia di giovedì 29 agosto a Venezia. Barche listate a lutto, consegnate le fasce agli equipaggi. Il corteo acqueo domenica dalle 15.15
Niente silenzio. Lui non avrebbe gradito. Ma un minuto ininterrotto di applausi per salutare il grande Palmiro Fongher, re del remo e decano della voga e delle tradizioni lagunari, scomparso mercoledì 28 agosto all’età di 92 anni.
La benedizione
Giovedì 29 alla Salute i regatanti riuniti per la cerimonia della benedizione avevano la fascia nera di lutto a poppa, come deciso dal Comune e dal sindaco Luigi Brugnaro. «Dedichiamo a lui questa Regata Storica», ha detto il consigliere delegato alle Tradizioni Giovanni Giusto, «persona straordinaria che ci ha lasciato capitoli di storia».
Applausi e commozione tra i regatanti e le campionesse. Per tutti loro Palmiro era una figura di riferimento. Oltre che un eccezionale poppiere, dotato di una tecnica unica. Che insegnava ai giovani e anche agli avversari. Grande partecipazione ieri per la cerimonia che apre la tre giorni prima della Regata Storica di domenica 1° settembre. La tradizione
Gondolini schierati, con i campioni seduti a poppa. Le donne e i giovanissimi, le caorline e le giovanissime, quest’anno per la prima volta ammesse alla grande Regata. Al microfono l’inossidabile Paolo Levorato, il cronista che racconta la regata dal balcone di Ca’ Foscari dal lontano 1984. «Di regate ne ho fatte 40», dice, «da allora il mondo è cambiato, ma la passione è rimasta uguale».
Agli equipaggi sono state consegnate le fasce colorate, poi la deposizione di fiori alla Madonna, dentro la Basilica, a opera dei decani Ivo Redolfi Tezzat e per la prima volta anche di Mary Jane Caporal, in rappresentanza delle donne. Infine, la benedizione di don Vincenzo Piasentin, padre spirituale del Seminario patriarcale.
Commenti e attese per la grande sfida di domenica. Tutti schierati e pronti per gli ultimi allenamenti in laguna. A sfidare onde e traffico a motore, ancora più intenso in questi giorni di Biennale ed eventi mondani. I vigili controllano, ma l’impresa è difficile finché non saranno installati i sistemi automatici di controllo da remoto. E tenere a galla il gondolino è davvero difficile. Rudi Vignotto farà lo spettatore
Per la prima volta da spettatore seguirà la Regata Storica Rudi Vignotto, campionissimo che di bandiere rosse nei gondolini ne ha vinte più di tutti nella storia (17), davanti anche ai grandi del passato Ciaci e Palmiro, al cugino Igor e a Crea. «Quest’anno è andata così, male male», commenta, «ma non mi ritiro. Domenica sarò in barca qui ad accompagnare mia moglie Luisella e mia figlia Lara. Loro qualche possibilità ce l’hanno».
Si dice che Rudi, ormai ultracinquantenne, mediti il grande rientro, per inseguire quel traguardo che gli manca. Cioè le cinque vittorie consecutive nella regata di gondolini che valgono il titolo di “re del remo”.
Solo poco tempo fa i re del remo erano quattro, riuniti e sorridenti al varo della gondola nel cantiere della Giudecca. Poi sono scomparsi Sergio Tagliapietra “Ciaci” e Bepi Fongher, ora anche Palmiro, il più anziano. Resta Gianfranco Vianello “Crea”. Re del remo e squerariol che sente la responsabilità di portare avanti una tradizione antica, sempre più minacciata dalla modernità. Gli appuntamenti
Intanto tutti pronti per le sfide di domenica. Venerdì in Canal Grande il prologo con il trofeo dei Dragon boat e la Coppa Marco Polo. Domenica pomeriggio, a partire dalle 15,15, il corteo storico e il corteo sportivo delle società remiere cittadine, poi le regate delle schie e maciarele, delle giovanissime e dei giovanissimi, delle caorline a sei remi, delle donne su mascarete, e infine (ore 18,15) dei campioni su gondolini a due remi.
Diretta garantita dalla Rai a cura del Tg2 a partire dalle 17. 30.
Pubblicato su La Nuova Venezia