Addio a Sven Eriksson, l’allenatore gentiluomo: ci hai insegnato quanto bella e importante sia la vita
Il lascito umano di una persona davvero perbene, una rarità, specie pressoché introvabile nel turbine equivoco del calcio
«Ho avuto una vita bellissima e forse questo è il prezzo da pagare. Spero che alla fine la gente dirà: era un brav’uomo… Non dispiacetevi per me. Prendetevi cura di voi stessi e della vostra vita. E vivetela».
Sven Goran Eriksson, scomparso a 76 anni, vinto da un cancro al pancreas – lo stesso male che aveva ucciso Gianluca Vialli – con queste nobili e lievi parole si era congedato dal mondo.
Le aveva affidate ad un documentario trasmesso...
Pubblicato su La Nuova Venezia