Autopsia sul bracciante morto a Latina, ipotesi malore per caldo
Il 54enne indiano era nei campi, altro caso dopo dramma Satnam
LATINA, 19 AGO - Verrà svolta nella giornata di oggi l'autopsia sul corpo di Dalvir Singh, il bracciante indiano di 54 anni trovato morto venerdì pomeriggio in un campo nella zona di borgo Piave, alle porte della città di Latina. La procura, infatti, ha aperto un'inchiesta per comprendere se siano state adottate tutte le cautele necessarie per evitare il decesso, rispetto al quale al momento sembrerebbero non esserci dubbi che sia stato causato da un malore improvviso, probabilmente un infarto. L'ipotesi è che il malore sia stato innescato dal caldo. Per prassi è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Ad indagare sono i carabinieri della compagnia di Latina e dei tecnici Spresal, i quali hanno dato il via agli accertamenti per ricostruire con esattezza l'accaduto. A scoprire il corpo riverso a terra, nei campi, è stato il titolare dell'azienda agricola di strada del Crocifisso, specializzata in silvicoltura, poco dopo le 17: secondo le prime ricostruzioni il bracciante, assunto con contratto regolare e con permesso di soggiorno, si era recato al lavoro per aprire l'impianto di irrigazione intorno alle 16:30. La morte del bracciante arriva a due mesi dal dramma di Satnam Singh, deceduto nelle campagne di Latina e lasciato esanime davanti casa con il braccio tagliato da un macchinario agricolo. Ieri sulla vicenda è intervenuto il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto, sottolineando che "un altro bracciante è morto nelle campagne di Latina. Stroncato da caldo perché nessuno dovrebbe lavorare nei campi a 40 gradi all'ombra. Si chiamava Dalvir Singh e aveva 54 anni. Dunque, non va tutto bene, checchè ne dica la ministra Calderone". Scotto chiede inoltre alla ministra del Lavoro di "riferire al Parlamento lo stato delle politiche di contrasto all'insicurezza sul lavoro nei campi. Non può più sottrarsi come ha fatto in tutti questi mesi". (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia