Donna scomparsa da maggio, marito resta in carcere
Il Tribunale del Riesame ha rigettato istanza per domiciliari
CAGLIARI, 24 LUG - Il Tribunale del Riesame di Cagliari ha rigettato la richiesta di attenuazione della misura cautelare nei confronti di Igor Sollai, il 43enne in carcere per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per la morte di Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate il 10 maggio scorso e il cui corpo è stato ritrovato all'interno di un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino al ponte romano, in località San Priamo. L'uomo, quindi, non andrà ai domiciliari ma resterà in carcere a Uta. Il pubblico ministero Marco Cocco, nell'udienza di ieri, aveva ripercorso tutte le accuse e i gravi indizi a carico di Sollai. I legali che difendono il 43enne, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, avevano, invece, depositato una memoria in cui si erano soffermati su una serie di aspetti relativi alla misura cautelare con la quale è finito in carcere il 43enne, concentrandosi sul pericolo di fuga, la reiterazione del reato e l'inquinamento delle prove. Ora scattano i 45 giorni per il deposito della motivazione. "Aspettiamo di leggerla poi valuteremo cosa fare - dice all'ANSA Demurtas - Domani continuano gli accertamenti nella casa e stiamo valutando se assistere anche noi". Oggi intanto sono previsti gli accertamenti del Ris sulla Toyota Yaris di Francesca e che il marito aveva messo in vendita. (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia