Delitto Pamio: «Manca una nuova prova che scagioni Busetto oltre ogni dubbio»
La Corte di Trento ha respinto la richiesta di revisione del processo, pur non credendo alle accuse mosse da Lazzarini contro la donna: «Parole inverosimili». La difesa annuncia ricorso in Cassazione
Si chiama “revisione”, ma - se accolta - significa “scarcerazione” immediata e definitiva. E secondo i giudici della Corte d’Appello di Trento, l’ormai 61enne Monica Busetto non ha diritto alla revisione del processo che l’ha vista condannata in via definitiva a 25 anni di carcere, per l’efferato omicidio dell’anziana vicina di casa Lida Tiffi Pamio. E, infatti, è tornata in carcere a Verona.
Così avevano deciso già a a marzo, ma ora sono state pubblicate le motivazioni della sentenza. Per...
Pubblicato su La Nuova Venezia