Vera Slepoj, la famiglia: «Vogliamo conoscere le cause della morte»
Venerdì 28 giugno alle 15.30 a Padova i funerali della psiciologa trovata morta nella sua abitazione, aveva 70 anni
E' stata eseguita l'autopsia sulla salma di Vera Slepoj, la psicologa settantenne trovata morta nella sua abitazione di Padova la scorsa settimana.
La Procura ha affidato l'incarico al professor Raffaele De Caro, anatomopatologo dell'Università di Padova. «Le operazioni sono iniziate ma il perito si è preso 90 giorni per comunicare le risultanze», ha detto l'avvocato Massimo Munari, che ha fatto l'esposto per conto della famiglia Slepoj. Una volta terminato l'esame autoptico è stato concesso il nulla osta per la sepoltura: il funerale sarà quindi celebrato venerdì 28 giugno alle 15.30.
L'autopsia è stata richiesta dalla famiglia per avere un quadro preciso delle cause che hanno determinato il decesso della psicologa, che godeva di ottima salute.
In particolare, recentemente si era sottoposta a un piccolo intervento di esportazione di una ciste al ginocchio, in seguito al quale era comparsa una vistosa ecchimosi.
Due giorni prima di morire Vera Slepoj si era rivolta a un medico per provare a rimuovere il coagulo di sangue. I familiari hanno il dubbio che possa essere stata una embolia a ucciderla e per questo vogliono capire se ci sia una connessione con l'intervento chirurgico.
Giovedì 20 giugno la psicoterapeuta era stata a una cena dei Lions di Padova. «Stava bene, come al solito», hanno testimoniato amici e conoscenti. E' tornata a casa verso le 23, ma il mattino successivo la domestica l'ha trovata priva di vita in bagno, vestita ancora come la sera prima. La Procura ha aperto un fascicolo senza indagati con l'ipotesi di reato di omicidi colposo. La famiglia
La famiglia Slepoj vuole conoscere le cause della morte della psicologa e scrittrice padovana Vera. Sul caso la procura di Padova ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, in seguito all’esposto presentato dai familiari.
A tal proposito, la famiglia precisa in una nota: «Precisiamo che è nostro interesse conoscere le cause dell’improvviso decesso di Vera Slepoj e pertanto, attraverso un esposto, ha investito della questione l’Autorità Giudiziaria che ha disposto l’autopsia».
«Ogni congettura che sta circolando – continua la nota –, riguardo a motivi e cause che hanno portato la famiglia a tale scelta, in questo momento non può essere considerata plausibile, perché solo dopo gli accertamenti che deriveranno dall’esame post mortem, si potrà avere contezza delle cause che hanno portato al decesso della psicoterapeuta. È comprensibile l’interesse pubblico circa la nostra dolorosa vicenda, vista anche la notorietà della nostra congiunta e la famiglia Slepoj ringrazia tutti i giornalisti che stanno facendo in modo encomiabile il loro lavoro. Tuttavia, chiediamo di attendere gli esiti degli accertamenti in corso, gli unici che potranno chiarire i fatti al di là di ogni congettura. Si comunica, altresì, che è stato dato incarico all’avv. Massimo Munari di tutelare la famiglia nella gestione dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria e con i mass media».
Pubblicato su La Nuova Venezia