Incendio a Milano, un mazzo di fiori per ricordare i tre morti
Gli abitanti sono rientrati, solo una donna andrà in albergo
MILANO, 15 GIU - Macerie e fumo nero che ha marchiato l'intera facciata fino al quinto piano: il giorno dopo l'incendio scoppiato in un'autofficina di Milano, che è costato la vita a una famiglia di tre persone, l'edificio investito dalle fiamme in via Fra Galgario porta i segni della tragedia. Qualcuno ha lasciato davanti ai campanelli un mazzo di fiori per Silvano Tollardo, la moglie Carolina De Luca e il figlio Antonio, morti nel loro appartamento. I vigili del fuoco sono tornati oggi con la polizia scientifica per continuare gli accertamenti nell'officina davanti a cui restano calcinacci, e impilate alcune gomme e un paio di bombole di gas. "E' evidente che l'incendio si è propagato molto velocemente - ha spiegato Daniele Panza, dirigente vicario dei vigili del fuoco - con effetti importanti. Bisogna capire quale è stata la dinamica". Ad essere investiti dalle fiamme sono stati gli appartamenti che si affacciano sulla strada. Solo due erano abitati, quello in cui è morta la famiglia Tollardo, e quello all'ultimo, dove vive una donna di 63 anni che ieri è stata portata in ospedale dove è rimasta in osservazione, sotto choc. "Sarà dimessa oggi e l'amministratore le sta cercando un albergo, perché il suo appartamento è inagibile. Se ci dovessero essere problemi interverremo noi" ha spiegato l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile Marco Granelli. Gli altri abitanti, che vivono nella costruzione dietro il cortile, quindi non sulla strada, sono potuti tornare già nella notte nei loro appartamenti, una volta che i vigili del fuoco hanno accertato che l'androne del palazzo è sicuro e sono stati ricollegati i contatori dell'elettricità. Non è stato possibile attaccare solo quelli delle parti comuni, e perciò la protezione civile ha portato una torre faro nel cortile e l'illuminazione lungo le scale. Oggi Unareti dovrebbe riallacciare anche il gas. (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia