Ciclista investito da un’auto a Mansuè: è gravissimo
L’uomo, un operaio che aveva da poco terminato il suo turno di lavoro e stava rientrando verso Oderzo a bordo della sua bicicletta a pedalata assistita, è stato travolto violentemente da una Bmw guidata da un giovane, lungo la SP50
Ciclista di 34 anni travolto da una Bmw, è gravissimo. È successo ieri, venerdì 7 giugno, intorno alle 22.50 a Mansuè in via per Oderzo.
L’uomo, un operaio pakistano che aveva da poco terminato il suo turno di lavoro e stava rientrando verso Oderzo a bordo della sua bicicletta a pedalata assistita, è stato travolto violentemente da una Bmw guidata da un giovane, lungo la SP50, all’altezza della Tomasi e Maronese, in pieno rettilineo di Mansué, ed è finito nel fossato.
Il trentaquattrenne è rimasto a terra e la bicicletta è stata ridotta in mille pezzi.
I testimoni e gli abitanti della zona sono stati i primi ad accorrere e hanno immediatamente allertato il Suem 118 e si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso che ha trasportato l’uomo in gravissime condizioni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Nel frattempo, sono giunti i vigili del fuoco da Motta di Livenza che hanno illuminato la scena e con scale e passerelle hanno aiutato i sanitari a recuperare dal fossato il ferito.
Il giovane operaio ferito lavora alla Media Profili, che si trova proprio nella zona dell’incidente. Risiede a Oderzo. Dalle prime informazioni sembra che si trovasse a centro strada ma la dinamica è al vaglio della Polstrada di Treviso.
L’incidente di ieri ripropone la pericolosità della strada Pordenone Oderzo che ha registrato un morto e vari feriti dall’inizio dell’anno. Eppure i controlli non mancano. Ogni fine settimana i presidi dei carabinieri sono una costante e ogni tanto i militari colgono dal vivo sorpassi azzardati
Pubblicato su La Nuova Venezia