Tanta gente nella camera ardente di Udine per l’omaggio a Patrizia e a Bianca
Dalle 16 la cerimonia religiosa per le due ragazze inghiottite dal fiume Natisone
UDINE. E’ cominciata la cerimonia religiosa in memoria di Patrizia Cormos e Bianca Doros nella casa funeraria di via Del Calvario. Tantissime le persone presenti. Oltre a famigliari e amici anche il procuratore della Procura delle Repubblica di Udine, Massimo Lia, il sindaco di Premariacco Michele De Sabata, il primo cittadino di Udine Alberto Felice De Toni, la console della Romania a Trieste, il vescovo di Udine Riccardo Lamba.
Tantissimi anche i fiori recisi lasciati per le due ragazze. Recisi come le loro giovani vite.
Via vai continuo di persone
Persone di ogni età, gente che ha conosciuto Patrizia e Bianca dalle cronache di questi giorni arrivano, silenziosi, con la commozione stampata sul volto, nella casa funeraria, per salutare le due ragazze travolte dalle acque del fiume Natisone. Uomini e donne lasciano un mazzo di fiori al fianco di ogni bara, dove si sono formati dei tappeti di fiori bianchi con al centro i due mazzi dell’amministrazione comunale di Premariacco, il Comune scelto dalle due giovani per riprendere una scorcio del fiume, ignare che in quel luogo avrebbero incontrato la morte.
Il sindaco De Toni: «Evento tragico»
Al termine del rito religioso il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha rinnovato il dolore della comunità e la vicinanze alle famiglie di Bianca e Patrizia. «Davanti a un evento così tragico, le parole non sono sufficienti per esprimere i sentimenti che proviamo in questo momento. Non possiamo che unirci al dolore delle famiglie e degli amici di Patrizia e Bianca, che la furia delle acque ha strappato alla vita troppo presto».
Insieme all'amministrazione comunale e a tutte le istituzioni civili, tra cui la console romena a Trieste, quelle religiose e alle Forze dell'ordine, anche la cittadinanza udinese ha voluto dare loro l'ultimo saluto, a testimonianza di quanto la comunità romena sia viva e vivace nella nostra città. «É un momento di grande commozione per tutti, in questi momenti ci rendiamo conto di che valore abbiano la solidarietà tra tutti e l'amore tra le persone», ha aggiunto de Toni.
Fedriga e Riccardi in visita alle famiglie
Intorno alle 13.30 anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e l’assessore regionale alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, hanno portato il cordoglio della comunità ai genitori delle due ragazze. Entrambi hanno garantito alle famiglie tutto il supporto possibile, ben sapendo che nulla, in queste ore, può lenire un dolore così immenso. Ai genitori ho detto che non esistono parole, un dramma che un papà e una mamma vivono per la perdita dei figli non può avere spiegazioni e consolazione. Esprimo la vicinanza di tutta la comunità regionale a questo dolore immenso» ha affermato Fedriga, secondo il quale «è un dovere della comunità essere vicino alle famiglie». Fedriga e Riccardi hanno garantito tutto il supporto possibile: «Giusto che organi giudiziario e tecnico facciano le loro valutazione, sono convinto che tutti hanno fatto quello che era nelle loro disponibilità per soccorrere i ragazzi». Particolarmente commosso anche Riccardi: «In questo momento – ha detto –, partecipiamo al grande dolore delle famiglie».
Le ricerche di Cristian
Sono riprese mercoledì 5 giugno all’alba, per il sesto giorno consecutivo, le ricerche di Cristian Casiar Molnar, il giovane di 25 anni di nazionalità romena disperso da venerdì nel fiume Natisone.
Sono mobilitate circa ottanta persone tra vigili del fuoco e volontari della Protezione civile Fvg con elicotteri, droni e varie imbarcazioni, specifiche per questo tipo di operazioni. Viene ispezionata un'ampia zona del Natisone fino all'immissione nel Torre che, a propria volta, è un affluente dell'Isonzo. Sin da venerdì sera, è presente il fratello di Cristian, che assiste alle ricerche, sorretto dal calore dell'intera comunità romena locale. Sono tantissimi i cittadini della zona che transitano e lasciano fiori e biglietti anche in ricordo dei tre ragazzi.
I soccorritori si sono all’opera già a partire dalle 6. Il fiume Natisone appare più limpido rispetto a martedì. Le squadre della Protezione civile stanno perlustrando nuovamente un'area già battuta, all'altezza della frazione di Paderno, mentre il personale dei vigili del fuoco è in azione più a monte lungo la sponda destra del fiume, tra la zona di Paderno e il ponte romano.
Pubblicato su La Nuova Venezia