Addio a don Antonio Biancotto, cappellano del carcere di Venezia
Da un paio di settimane era ricoverato all’ospedale Civile di Venezia, per l’aggravarsi di una malattia ormai inguaribile
È morto nella notte tra il 4 e il 5 giugno don Antonio Biancotto, 66 anni, cappellano del carcere di Santa Maria Maggiore e parroco di San Cassiano, a Venezia.
Da un paio di settimane era ricoverato all’ospedale Civile di Venezia, per l’aggravarsi di una malattia ormai inguaribile.
Era sacerdote da oltre 40 anni, ordinato dall’allora patriarca Marco Ce. Era originario di Quarto d’Altino ed è stato parroco prima a San Nicolò dei Mendicoli e San Raffaele, per quasi 20 anni, fino al 2005, e poi a San Silvestro e San Cassiano, dove è rimasto fino a quando la malattia glielo ha permesso.
Il suo impegno come sacerdote è stato caratterizzato anche dall’attività di cappellano del carcere maschile di S. Maria Maggiore a Venezia, a partire dagli anni Novanta. Dal 2017 ad oggi, inoltre, è stato anche il coordinatore triveneto dei cappellani delle carceri.
Pubblicato su La Nuova Venezia