Tre indagati per un suicidio in carcere a Venezia. La Procura: «Omissioni, ma l’indagine è da archiviare»
L’avvocato di Bassem Degachi si oppone: «La moglie ha dato l’allarme un’ora prima ma nessuno è intervenuto»
Sono tre gli indagati, tra il personale del carcere di Santa Maria Maggiore, per il suicidio di Bassem Degachi, il 38enne tunisino trovato morto nel bagno della sua cella, il 6 giugno dell’anno scorso: da tempo detenuto per reati legati al mondo della droga, aveva avuto accesso alla semi-libertà e all’opportunità di lavorare fuori dal carcere in un cantiere nautico, usufruendo anche di alcuni permessi premio.
A farlo precipitare nel baratro – quella mattina – è stata la notifica di...
Pubblicato su La Nuova Venezia