Ancora sangue sulle strade di Roma, tre morti in tre giorni
Diversi i feriti. D'Amato, 'sicurezza stradale è una priorità'
ROMA, 03 GEN - Ancora sangue sulle strade della capitale dove si contano tre morti in appena tre giorni. Un tragico bilancio a cui si aggiungono diversi feriti registrati, dall'inizio dell'anno, in incidenti avvenuti in varie zone della città. L'ultimo schianto mortale, in ordine di tempo, è avvenuto nella tarda mattinata sul Grande raccordo anulare, all'altezza dello svincolo di via della Pisana. Un trentaquattrenne ha perso il controllo della sua auto schiantandosi, fortunatamente senza colpire altri veicoli. Sul posto è intervenuta per i rilievi la polizia stradale. E solo qualche ora prima c'è stato un altro incidente mortale nel quadrante sud di Roma. Intorno alle 6.30 su via Laurentina, all'altezza del chilometro 18, due auto si sono scontrate frontalmente. A perdere la vita un uomo di 78 anni mentre un 57enne è rimasto gravemente ferito. Da una prima ricostruzione della polizia locale, la vittima avrebbe perso il controllo del veicolo e, dopo essere finito contro il guardrail, ha impattato contro una macchina che procedeva in senso contrario. Nella notte, inoltre, quattro giovanissimi sono rimasti feriti all'incrocio tra via Canal della Lingua e via Cristoforo Colombo. Hanno un'età compresa tra i 18 e i 22 anni e viaggiavano su due diverse auto. Sono stati tutti soccorsi e trasportati in diversi ospedali. Ed era un ragazzo anche la vittima di un incidente che c'è stato la notte di Capodanno nei pressi di villa Doria Pamphilj. Il 27enne, intorno alle 4.30, in via Leone XIII, dopo aver urtato un'altra macchina, ha colpito un albero sullo spartitraffico centrale. A commentare il tragico 'bollettino' il consigliere regionale e responsabile Welfare della segreteria nazionale di Azione, Alessio D'Amato che parla di un "pessimo segnale per una città già maglia nera in Italia e per una Regione con il record di morti". Tutte azioni di sistema previste nella proposta di legge Lazio Strade Sicure che ho depositato in Consiglio regionale ormai 7 mesi fa - dice - . Non è più il momento dell'attesa bisogna approvare la legge". (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia