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Donna uccisa, Rossella vegliata dal marito per 36 ore

In una lettera firmata da entrambi l'idea di uccidersi insieme

ROMA, 09 DIC - Manca ancora il movente per definire la drammatica vicenda della morte di Rossella Cominotti, 53 anni, uccisa dal marito, Alfredo Zenucchi, 57 anni, con la lama di un rasoio nella stanza dell'albergo 'Antica Locanda Luigina' a Mattarana nello spezzino. L'uomo ieri sera ha confessato di averle tagliato la gola e di essere rimasto vicino alla donna mentre moriva dissanguata, dopo una agonia di circa tre ore, ma non avrebbe ancora spiegato perché lui e la moglie avevano deciso di suicidarsi. Il piano della coppia, secondo quanto riferito dall'uomo ai carabinieri e alla pm della Spezia, era quello di lasciare l'edicola e la casa di Bonemerse (Cremona), dove vivevano, per fare un ultimo viaggio in Liguria e poi togliersi la vita insieme. Ma dopo avere ammazzato la moglie lui non ha trovato il coraggio e dopo essere rimasto nella stanza 36 ore accanto al cadavere è fuggito in auto. Oggi è emerso che la coppia aveva tentato di suicidarsi già lo scorso 3 dicembre, due giorni dopo l'arrivo in albergo, usando ancora la lama del rasoio. L'uomo, ha riferito il suo avvocato, Alberto Rimmaudo, ha ferite da taglio ai polsi che si sarebbe fatto tentando il suicidio mercoledì sera, e due al collo, fatte dalla moglie quando avevano tentato la prima volta. Avevano invece abbandonato l'idea di suicidarsi con il gas di scarico della vettura. Il corpo di Rossella è stato trovato ieri mattina da una addetta delle pulizie della locanda. La donna sarebbe morta mercoledì intorno alle 22.30. L'uomo se ne è andato venerdì mattina. Nella stanza è stata trovata una lettera che sarebbe stata scritta dalla donna e firmata da entrambi in cui verrebbe confermata la volontà del suicidio. Ma non si parla del movente. "Nessun riscontro a motivi economici" dice l'avvocato. Lunedì mattina a Massa è fissata l'udienza di convalida del fermo davanti al gip. Il giorno dopo a Spezia la procura affiderà l'incarico per l'autopsia. (ANSA).

Pubblicato su La Nuova Venezia