Dottoressa uccisa, resta il mistero sul movente
Eseguita l'autopsia. Vertice tra magistrati ed investigatori
PALMI, 20 NOV - Non accenna a diradarsi il mistero sul movente del delitto di Francesca Romeo, di 67 anni, la dottoressa di guardia medica uccisa sabato mattina a Santa Cristina d'Aspromonte in un agguato con alcuni colpi di fucile mentre rientrava a casa in auto a Seminara insieme al marito, Antonio Napoli, rimasto lievemente ferito ed anche lui medico, dopo avere concluso il suo turno di lavoro. Per fare il punto sulle indagini c'è stato oggi un vertice a Palmi, in Procura, tra i magistrati che stanno coordinando le indagini, il procuratore della Repubblica, Emanuele Crescenti, l'aggiunto Santo Melidona ed il sostituto Elio Romano, e gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Taurianova. In serata è stata anche effettuata l'autopsia sul corpo della vittima. Investigatori ed inquirenti riferiscono di non avere certezze, al momento, sui motivi dell'omicidio. Un elemento certo, comunque, almeno per il momento, è che l'obiettivo dell'agguato fosse proprio la dottoressa Romeo. Anche perché dai rilievi balistici effettuati e dalla direzione dei colpi che sono stati sparati non ci sarebbero dubbi sul fatto che l'intenzione dell'assassino, o degli assassini, fosse proprio quella di uccidere la professionista e non il marito. Con l'aggiunta, si fa osservare ancora negli ambienti investigativi, che difficilmente chi si è assunto di eseguire un omicidio così "importante" può sbagliare il proprio obiettivo. Un'ipotesi che continua ad essere presa in considerazione, anche se mancano elementi oggettivi di riscontro, è che la dottoressa possa essere rimasta vittima di una vendetta per motivi legati alla sua attività professionale. Il rifiuto ad accogliere una richiesta che le sarebbe stata rivolta da ambienti della criminalità. Un'ipotesi, però, in merito alla quale il marito, secondo quanto si è appreso, non ha fornito alcuna conferma. Nei prossimi giorni saranno sentiti familiari e conoscenti della vittima e del marito nel tentativo di acquisire ulteriori elementi utili per le indagini. (ANSA).
Pubblicato su La Nuova Venezia