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Strage nel Maine, riservista spara in un ristorante e in un bowling: 18 morti e 13 feriti. Trovata la sua auto, “La caccia all’uomo continua”

L'aggressore, identificato nel 40enne Robert Card, ex militare istruttore d'armi, è ancora in fuga e la polizia, con l'aiuto dell'Fbi, è impegnata in una caccia all'uomo senza sosta. La Contea di Androscoggin, dove si trova la città di Lewiston (Maine), è attualmente in lockdown

NEW YORK. La caccia all'uomo continua: «Se vedete Robert Card, la persona di interesse ricercata, non vi avvicinate per alcun motivo». Così la governatrice del Maine Janet Mills riferendo gli ultimi sviluppi sulle sparatorie in Maine e sulla caccia all'uomo che prosegue.

Il 40enne ex militare istruttore di armi Robert Card ha aperto il fuoco con un fucile semiautomatico in due diversi luoghi di Lewiston, seconda maggiore città dello stato Usa, uccidendo 18 persone e ferendone 13. La sua auto è stata ritrovata ma di lui non si hanno ancora notizie. La contea è in lockdown per ragioni di sicurezza: ai residenti è stato ordinato di restare in casa e chiudersi dentro, chiuse anche scuole e uffici pubblici. L'uomo di recente avrebbe avuto problemi mentali, per cui sarebbe stato ricoverato in estate prima di essere dimesso. Secondo indiscrezioni, recentemente avrebbe perso il lavoro.

Lewiston, nel Maine, si trova a circa 58 km a nord di Portland, ed è la seconda città più grande dello Stato. Le sparatorie sono avvenute in un ristorante e una sala bowling. Tutto è iniziato poco prima delle 19 ora locale, l’1 della notte in Italia. Il killer è un riservista dell'esercito Usa con titoli da istruttore di tiro.

Centinaia di poliziotti lo stanno ancora cercando. Il presidente Biden ha telefonato al governatore del Main Janet Mills e ha «offerto pieno sostegno federale in seguito a questo orribile». L'allarme è scattato intorno alle sette di sera: da allora decine di agenti perlustrano quella che fino a poco tempo tempo era considerata una tranquilla cittadina: da ieri sera ai residenti è stato ordinato di restare in casa e chiudersi dentro perché l'aggressore è «armato e pericoloso».

Card fa parte della riserva militare della National Guard, di stanza a Saco, nello stato settentrionale del Maine. Vive a Bowdoin ed è un istruttore di armi. Le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza lo mostrano a volto scoperto, con pantaloni neri e maglia marrone, mentre punta il suo fucile contro le vittime. I motivi dell’attacco sono ancora incerti, ma l’estate scorsa Card era stato internato per problemi mentali. Aveva detto di sentire voci e quindi era stato affidato alle cure degli specialisti, sarebbe stato ricoverato due settimane in estate prima di essere dimesso. L'aggressore ha aperto il fuoco, secondo quanto riportato dai media locali, in un bar-ristorante, Schemengees, e nella sala da bowling Just-In-Time dove, secondo indiscrezioni, era in corso una festa per bambini.

Un'informazione che, se confermata, renderebbe ancora più grave la le scuole restano chiuse per precauzione. La governatrice del Maine Janet Mills segue da vicino gli sviluppi della situazione ed esorta i cittadini a seguire le indicazioni della forze dell'ordine. Il presidente Joe Biden, nel corso della cena di Stato per il premier dell'Australia Antony Albanese, è stato informato della strage e, in un colloquio con la governatrice, ha offerto tutto il sostegno federale necessario alla luce di un attacco «terribile». L'accaduto è è destinato a riaccendere il dibattito sulle armi negli Stati Uniti.

La sparatoria è una delle più sanguinose dal 2017, quando un uomo armato aprì il fuoco su un affollato festival musicale a Las Vegas, uccidendo circa 60 persone. Gli Stati Uniti hanno registrato oltre 500 sparatorie di massa quest'anno, secondo il Gun Violence Archive (GVA), un'organizzazione non governativa che definisce una sparatoria di massa una con quattro o più persone ferite o uccise. Secondo i dati della GVA, l'attacco nel Maine e' il più grave avvenuto finora nel 2023.

Pubblicato su La Nuova Venezia