Morto dopo il ricovero in psichiatria. L’Usl: «I due infermieri sapevano come comportarsi»
L’azienda sanitaria si dice fiduciosa dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di due suoi sanitari. La deputata Luana Zanella: «Vicenda inquietante»
Reazioni alla morte di Bruno Modenese, il 45enne pellestrinotto, morto il 19 settembre dopo essere stato ricoverato in psichiatria all’ospedale Civile di Venezia e sul cui corpo sono stati riscontrate le fratture del naso e dello zigomo, oltre a un vasto edema cerebrale.
La Procura della repubblica ha iscritto nel registro degli indagati due infermieri in servizio all’ospedale civile Santi Giovanni e Paolo.
Da una parte l’Usl 3 che ribadisce: «I nostri infermieri sono preparati per affrontare le situazioni professionali»....
Pubblicato su La Nuova Venezia