Santa Margherita Ligure, la lite di condominio finisce a coltellate: un morto
Sergio Frisinghelli, 58 anni, è accusato di omicidio volontario. Assassino e vittima abitavano uno di fronte all'altro negli alloggi in convenzione col Comune
GENOVA. I carabinieri della Compagnia di Santa Margherita e del Nucleo Investigativo di Genova, hanno arrestato Sergio Frisinghelli, 58 anni, per omicidio: ieri sera, sabato 19 agosto, poco dopo le 22 ha accoltellato un vicino di 35 anni, Alessio Grana, al culmine di una lite condominiale.
È successo a Santa Margherita Ligure, in via Costamezzana. La vittima, secondo quanto riferiscono i militari, presumibilmente in stato di alterazione psicofisica, si era presentato davanti la porta di ingresso di casa del vicino, che viveva al piano superiore, percuotendolo con un bastone nel corso del diverbio. Il 58enne ha estratto un coltello, colpendolo al torace. La vittima è riuscito a scendere le scale ma è morta nell'androne del palazzo, dove vivono quattro nuclei familiari.
È stato lo stesso aggressore a chiamare i soccorsi. L'uomo, interrogato in caserma anche dal magistrato di turno, è stato arrestato per omicidio. «Ho sentito che picchiava alle porte e quando ho aperto la mia mi è piombato in casa. A quel punto ho preso un coltello dall'armadio e l'ho colpito. Non volevo ucciderlo». È quanto ha detto ai carabinieri l'artigiano e giardiniere che ieri sera ha ucciso il suo vicino di casa.
Assassino e vittima abitavano uno di fronte all'altro negli alloggi in convenzione col Comune. Il ragazzo è stato colpito al secondo piano dell'edificio, è poi scappato e al piano terra dove si è accasciato davanti al portone d'ingresso. Frisinghelli, difeso dall'avvocato Claudio Zadra, è accusato di omicidio volontario. Nelle prossime ore verrà fissato l'interrogatorio.
Quella di ieri sera non sarebbe stata la prima volta che nel condominio c'erano dissidi. I condomini avrebbero segnalato la vittima più volte alle forze dell'ordine e ai Servizi sociali. Non aveva un lavoro stabile ed era conosciuto in paese come aggressivo e prepotente. «Una situazione invivibile. Ci minacciava e provocava continuamente», hanno detto i vicini.
Sergio Frisinghelli, il presunto assassino di Alessio Grana, viene descritto a S.Margherita Ligure come una persona buona e sempre disponibile. «Giardiniere e anche dj - dice una signora residente nel quartiere San Siro che si raccomanda di non citare nome e cognome - lo conosco bene, sempre presente alle feste sia della parrocchia che del Comitato Primavera di San Siro. Sono stupita e incredula di quanto si dice. Sicuramente è stato provocato a lungo». Si era distinto durante le chiusure del covid per il servizio nella Protezione Civile e per questo al termine era stato premiato con una targa. «Si era rivolto ai carabinieri per i fastidi arrecati dal suo vicino di casa, Alessio Grana - dice un pensionato seduto ai bordi della strada che conduce al condominio teatro del fatto di sangue - più volte si era lamentato per il comportamento del giovane ma nessuno gli aveva dato ascolto. A volte i buoni quando raggiungono l'esasperazione possono esplodere».
Nel 2008 Alessio Grana, appena 19enne, aveva piantato una tenda davanti al Municipio di Santa Margherita Ligure insieme alla compagna incinta per chiedere aiuto per trovare un alloggio.
Pubblicato su La Nuova Venezia