La morte di Berlusconi: ecco perché ci saranno i funerali di Stato e il lutto nazionale e cosa prevede la cerimonia
Il feretro sarà contornato da sei carabinieri in alta uniforme. Poi gli onori militari all'entrata e all'uscita del luogo della cerimonia, e un'orazione commemorativa ufficiale
Mercoledì 14 giugno, alle ore 15, nel Duomo di Milano si svolgeranno i funerali di Stato per Silvio Berlusconi, che è stato quattro volte Presidente del Consiglio. Questa particolare cerimonia è prevista per i presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la fine del loro mandato, e per quei ministri che sono deceduti mentre erano in carica. Su delibera del Consiglio dei ministri si possono svolgere le esequie di Stato anche per quelle personalità che hanno offerto particolari servizi alla Patria, ai cittadini caduti nell'adempimento del loro dovere o perché vittime di terrorismo o di mafia, o ancora per quei cittadini italiani e stranieri che abbiano reso onore alla nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell'economia, dello sport e di attività sociali. È questo il caso ad esempio dell'ex Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e del conduttore televisivo Mike Bongiorno.
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I funerali di Stato prevedono che il feretro sia contornato da sei carabinieri in alta uniforme, oltre agli onori militari all'entrata e all'uscita del luogo della cerimonia, e un'orazione commemorativa ufficiale. La famiglia della persona scomparsa sceglie il luogo della celebrazione delle esequie di Stato, consultando l'Ufficio del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Secondo la legge che disciplina la cerimonia, le spese per alcune figure (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e della Camera, Presidente del consiglio e della Corte Costituzionale) sono a carico dello Stato. Le spese comprendono, oltre a quelle per i funerali, anche quelle di trasporto e sepoltura della salma.
È stato proclamato per mercoledì anche il lutto nazionale con le bandiere degli uffici pubblici a mezz'asta da oggi, comprese le sedi delle ambasciate e dei consolati italiani all'estero.
Pubblicato su La Nuova Venezia