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«I miei trentuno anni a fianco di Miriam in coma»

In stato vegetativo dal 1991, la donna di Riese è morta in ospedale. Parla il marito Angelo: «L’ho amata anche così, non ho mai smesso di prendermi cura di lei»

Avere vent’anni. Incontrare una donna all’interno di una discoteca. Capire che sia la più bella che tu abbia mai visto. Farsi forza per rivolgerle la parola e ottenere un appuntamento. Innamorarsene perdutamente. Fidanzarsi. Sposarla. Salutarla alla mattina della vigilia del secondo Natale che passerete insieme da marito e moglie, prima che entrambi andiate a lavorare. Ritrovarla qualche ora dopo in un letto d’ospedale. Sentire che i pompieri hanno dovuto estrarla dalle lamiere. Il problema è stato il ghiaccio sulla carreggiata,...

Pubblicato su La Nuova Venezia