Muore di leucemia ma salva la figlia
La scelta di Veronica, 36 anni: cure e trapianto solo dopo la nascita della secondogenita. Rugby veneto in lutto
MOGLIANO. Il trapianto a maggio aveva autorizzato la speranze. Ma dopo l’estate sono sopraggiunte le complicazioni. Ha sopportato tutto, Veronica, infermiera per anni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Sperava, e si è battuta fino all’ultimo momento, nel secondo trapianto, quello che avrebbe visto donatore il fratello Davide, campione di rugby, compatibile al 50%.
Una percentuale bassa, ma i medici contavano di affiancare, dopo il trapianto, terapie modernissime. E poi c’erano lo spirito indomito di Veronica, la sua forza, la...
Pubblicato su La Nuova Venezia