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Choc in Ohio, 13enne muore per una “sfida” su TikTok: ingerisce 13 pastiglie di antistaminico e va in overdose. La famiglia diffonde le foto: “Evitiamo altre tragedie”

Jacob Stevens Greenfield è morto dopo 6 giorni di ricovero. La famiglia pubblica le immagini in ospedale: «Faremo il possibile perché non succeda a un altro bambino». I responsabili di TikTok: «Nessuna challenge, massima attenzione da parte nostra»

Un’altra «sfida» choc sui social finisce in tragedia. L’ultimo dramma in ordine di tempo è successo in Ohio: un ragazzo di 13 anni, Jacob Stevens Greenfield, è morto dopo essere stato attaccato a un respiratore per sei giorni. Aveva ingerito 13 pastiglie di Benadryl, un antistaminico. La presunta sfida che corre sui social (che però i portavoce di Tik Tok precisano non essere riconducile ad alcuna «Benadryl challenge», con nessuna ricerca che rimanderebbe a tali sfide) consisterebbe nell’ingerire 12-14 pasticche per avere allucinazioni. Un assurdo gioco, che potrebbe anche essere una pericolosa iniziativa singola, è costato la vita a Jacob. Prima le crisi epilettiche, poi le complicazioni respiratorie fino all’incapacità di respirare da solo. Il 12 aprile Jacob è morto al Nationwide Children's Hospital dopo essere stato sei giorni attaccato a un respiratore. Questo macabro e pericolosissimo gioco gira dal 2020 sui social, adesso la Food and Drug Administration americana ha lanciato l’allarme sui rischi di questa sfida e annunciato un’indagine per verificare se ci siano stati altri casi.

L’appello della famiglia

La famiglia del giovane, intanto, per sensibilizzare sulla tragedia, ha deciso di diffondere la foto del giovane attaccato al respiratore in ospedale. La nonna del giovane, Dianna Stevens, in un videomessaggio ha detto: «Farò tutto il possibile per assicurarmi che non capiti a un altro bambino».

Il padre Justin ha detto che «sembrava che il tempo si fosse fermato quando i dottori gli hanno detto che figlio non si sarebbe mai svegliato». I genitori lo descrivono come un ragazzo educato e amante del divertimento che giocava a calcio per le Greenfield Schools. «Non importava quanto fosse brutta la giornata, nessun altro poteva farmi sorridere, era Jacob a farmi sorridere», ha raccontato il padre. «Tenete d’occhio i vostri figli e cosa stanno facendo con il telefono. Parlate con loro di quello che è successo a Jacob». Stanno anche cercando di convincere i legislatori a imporre un limite di età all'acquisto di medicinali come Benadryl. Dianna dice di aver già inviato un messaggio al governatore Mike DeWine.

Cos’è il Benadryl

Il Benadryl (difenidramina cloridrato) è un antistaminico. Serve per il trattamento sintomatico delle pollinosi stagionali (riniti e congiuntiviti), dell’orticaria e anche del prurito, oltre alla rinite.Una capsula ne contiene 25 milligrammi. L’assorbimento è molto rapido. Il massimo dell’attività farmacodinamica si raggiunge in un’ora. Per gli adulti la dose raccomandata è di 1-2 capsule fino a 4 volte al giorno e comunque non più di 5 milligrammi per peso corporeo ogni 24 ore. Da qui si evince il sovradosaggio che ha portato alla morte il giovane americano.

Le precisazioni di TikTok

I del social, nel porgere le condoglianze alla famiglia del ragazzo americano, fanno alcune precisazioni importanti. «In TikTok la sicurezza della community è da sempre la nostra priorità: vietiamo rigorosamente e rimuoviamo contenuti che promuovono comportamenti pericolosi. Non abbiamo constatato questo trend in piattaforma e da anni blocchiamo le ricerche su questo tipo di contenuti al fine di scoraggiarne l'emulazione. I 40 mila professionisti della sicurezza lavorano per rimuovere le violazioni delle nostre Linee Guida della Community e incoraggiamo i nostri utenti a segnalare qualsiasi contenuto o account di cui sono preoccupati», precisa una portavoce di TikTok. C’è quindi la massima attenzione affinché questo tipo di ricerche (attraverso l’# citato) non siano possibili in piattaforma. E infatti se si digita in app sia la ricerca con il termine Benadryl che Benadryl Challenge, non c’è alcun nessun contenuto. La ricerca rimanda anzi a una pagina che ricorda quanto sia importante riconoscere sfide online dannose.

Gli altri casi

Da anni si susseguono macabri fenomeni del web, dove il virtuale rischia di trasformarsi in realtà nelle sue conseguenze. Quello più pericoloso era stato «Blue whale», letteralmente balena blu. Un «rituale» di giovani e giovanissimi che ha portato a decine di segnalazioni soprattutto fra il 2017 e il 2018.

I carabinieri di Molfetta proprio nel 2018 avevano salvato dal suicidio un 17enne che era fermo sui binari della stazione. I militari sospettano che si tratti di uno di questi casi, anche alla luce dei segni di autolesionismo sul corpo del ragazzo. In quegli anni erano scattate anche molte indagini per messaggi sui social , giovani e giovanissimi, che istigavano altri ragazzi a provare la sfida.

Pubblicato su La Nuova Venezia