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La lettera di una figlia sulla porta di Geriatria a Chioggia. «Nessuno merita di morire in solitudine»

Lo scritto affisso all’ospedale di Chioggia riapre il dibattito sulla gestione del fine vita in epoca di Covid

CHIOGGIA. «Nessuno merita di morire da solo». Inizia così la lettera appesa da qualche giorno sulla porta del reparto di Geriatria dell’ospedale di Chioggia, scritta dalla figlia di un’anziana morta a inizio aprile, non a causa del Covid di cui non era affetta. Una lettera piena di affetto per la madre, ma anche di rimpianto per non averla potuta assistere con continuità nelle ultime fasi della vita quando un figlio vorrebbe ricambiare le cure ricevute alla nascita.

Da settimane ormai, con...

Pubblicato su La Nuova Venezia