Tre sentenze per omicidio ma per le Entrate Isabella è viva
La famiglia Noventa costretta a far dichiarare la “morte presunta” Intanto Freddy e Debora trasferiti nel moderno carcere di Bollate
il caso
Di fronte alla legge è morta, vittima di un omicidio premeditato mentre il corpo è stato “soppresso”, un tecnicismo giuridico per indicare che è stato nascosto o disperso. Ma per l’Agenzia delle Entrate quel delitto non vale: finché non ci sarà una “dichiarazione di morte presunta”, Isabella Noventa è viva e vegeta. Parola della burocrazia italiana che, ancora una volta, conquista una vittoria nelle olimpiadi dell’assurdo costringendo la famiglia della sfortunata impiegata a una trafila di passaggi burocratici...
Pubblicato su La Nuova Venezia